Sul Lago di Occhito dentro i limiti i due punti monitorati

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Legambiente: “L’assenza di criticità è positiva per un bacino a forte vocazione ambientale e turistica. Il lago deve rappresentare il volano per l’economia territoriale anche grazie allo strumento del Contratto di Lago.

Per la prima volta che la Goletta dei Laghi si reca sul lago di Occhito e dalle analisi microbiologiche non è stata rilevata alcuna criticità derivante dalla presenza di scarichi fognari non adeguatamente depurati.

È questo, in estrema sintesi, il bilancio realizzato in occasione della tappa molisana, da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani.

I risultati del monitoraggio sono stati presentati questa mattina a Macchia Valfortore (CB), nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Manuela Cardarelli, Presidente Legambiente Molise, Federica D’Amico, Presidente Circolo Fortore Occhito, Gianfranco Paolucci, Sindaco di Macchia Valfortore e Capofila Contratto di Lago Occhito, Ing. Giuseppe Di Nunzio, Consorzio per la Bonifica della Capitanata.

“La prima edizione di Goletta dei Laghi molisana nella quale abbiamo deciso di fare delle analisi microbiologiche alle acque del lago di Occhito al fine di dare  un’attenzione particolare a questo territorio affinché possa essere rivalorizzato anche grazie allo strumento del Contratto di Lago. – dichiara la Presidente di Legambiente Molise Manuela Cardarelli – Un manifesto sottoscritto non solo dai comuni limitrofi e dalle associazioni come la nostra che credono che valide azioni possano essere intraprese. Una buona qualità delle acque è sinonimo di una buona possibilità di potenziamento e tutela dello stesso. L’assenza di criticità è positiva per un bacino a forte vocazione ambientale e turistica come quello dell’Occhito. Il lago deve rappresentare il volano per l’economia territoriale”.

Nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia, la 15esima edizione di Goletta dei Laghi quest’anno sta vivendo di una formula inedita all’insegna della partecipazione attiva dei cittadini, con più spazio a citizen science e territorialità. La missione di Goletta dei Laghi resta però sempre quella di non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e rilevare le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi.

Partner di Goletta dei Laghi 2020 sono CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner della campagna è invece La Nuova ecologia.

I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUL LAGO DI OCCHITO

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri.

Il monitoraggio delle acque del Lago Occhito è stato eseguito lo scorso 23 luglio da tecnici e volontari di Legambiente.

L’ufficio scientifico dell’associazione si occupa della loro formazione e del loro coordinamento. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I campioni prelevati dal Lago sono stati analizzati dal Lab. Analisi Niro di Campobasso, laboratorio accreditato per questo tipo di indagini, che con grande entusiasmo ha sposato a pieno il nostro progetto di monitoraggio delle acque mettendo a disposizione in maniera del tutto gratuita i suoi tecnici e il laboratorio per le analisi microbiologiche.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

Due i punti monitorati, uno presso l’immissario Fortore, nel comune di Celenza Valfortore e il secondo presso il Fosso Giuriachi, nel comune di Macchia Valfortore i cui campionamenti sono stati effettuati dai volontari del nuovo circolo Fortore Occhito.

Con la presentazione dei risultati del monitoraggio è stato inaugurato anche il nuovo Circolo Legambiente “Fortore Occhito” che ha organizzato la Tappa di Goletta dei Laghi sul bacino. ” Il nostro obiettivo – dichiara il neopresidente del circolo Federica D’Amico – è quello di promuovere la tutela del territorio e di favorire lo sviluppo dell’area più vicino alla natura e alle buone pratiche di vita. Saremo al fianco di tutte quelle amministrazioni, enti, associazioni e cittadini che avranno a cuore la RiEvoluzione del territorio in chiave sostenibile”

“Goletta dei Laghi  – continua il Circolo “Fortore Occhito” è l’occasione per tornare sul tema del “Contratto di Lago Occhito” che fatica a consolidarsi come realtà territoriale, ritardando di fatto le grandi opportunità che esso potrebbe creare. Il “Contratto di Lago” rappresenta il mezzo attraverso cui integrare, ottimizzare e orientare le risorse e le programmazioni economiche. Se il territorio riuscirà a lavorare in modo sinergico e coeso si avranno maggiori possibilità di invertire la tendenza al degrado e perseguire obiettivi di riqualificazione ambientale e sviluppo sociale, economico e turistico. Il turismo lacustre in chiave sostenibile può rappresentare davvero un notevole volano di sviluppo per tutto il territorio dell’area del Fortore. Investire in progettualità capaci di tutelare il bacino e, parallelamente, creare attrattiva che intercetti i flussi turistici di settore, quali birdwatching, sport remieri ed escursionismo, dovrebbe diventare una priorità per l’agenda politica delle amministrazioni e oggetto di lavoro dei numerosi interlocutori locali”.

Anche per l’edizione 2020 il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, affianca, in qualità di partner principale, le campagne estive di Legambiente, Goletta dei Laghi e Goletta Verde. L’olio minerale usato è un rifiuto pericoloso che, se smaltito impropriamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Se gestito e rigenerato correttamente, può divenire una risorsa preziosa che torna a nuova vita sotto forma di basi lubrificanti.

«Preservare l’integrità degli ecosistemi acquatici è un obiettivo centrale per il CONOU, impegnato da 36 anni ad evitare che un rifiuto pericoloso come l’olio lubrificante usato possa danneggiare i nostri mari e laghi. Basti pensare che, dall’inizio della sua attività, il Consorzio ha salvato dall’inquinamento una superficie grande due volte il mar Mediterraneodichiara Paolo Tomasi, Presidente del CONOU.

Goletta dei Laghi è anche l’occasione per tornare in generale sul tema delle microplastiche nelle acque interne, attraverso la pubblicazione inedita dei dati del monitoraggio dell’edizione 2019, realizzato in collaborazione con ENEA e IRSA/CNR. Inoltre tre laghi – Garda, Trasimeno e Bracciano – saranno al centro del progetto Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni. Il partenariato è coordinato da Legambiente e completato da Arpa Umbria, Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Università Politecnica delle Marche, Global Nature Fund e Fondazione Internazionale del Lago di Costanza in Germania.”.

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