Recovery Fund: Legambiente Molise propone una serie di interventi
Economia circolare, trasporti ed aree protette al centro delle proposte dell’associazione ambientalista per il Molise. Legambiente Molise chiede di dire basta a progetti che non guardano al futuro. La corretta programmazione di questi fondi è fondamentale per i l futuro del Molise. Legambiente chiede al Governatore Toma di coinvolgere il partenariato economico e sociale.
Dopo la seduta monotematica di qualche settimana fa del Consiglio Regionale del Molise sul Recovery fund o “Next Generation EU” (questo il nome ufficiale del fondo da 750 miliardi di euro), riteniamo opportuno individuare delle linee di intervento in grado di indirizzare le scelte della Regione. “È sotto gli occhi di tutti che, a causa della pandemia e della crisi economica da essa scatenata, sia necessario ripensare ad un modello di sviluppo nuovo e sostenibile –dichiara il direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco-. La nostra Regione può candidarsi a faro e modello di sviluppo sostenibile solamente se saprà scollegarsi da idee vecchie e progetti bislacchi. Per tali ragioni, pensiamo sia utile aprire un dialogo con tutte le parti sociali per ragionare di progetti che servono davvero al Molise e di azioni in grado di dotare la Regione di infrastrutture digitali, materiali e immateriali che possano collegarla al contesto nazionale e rendere sostenibile lo sviluppo socioeconomico. Come abbiamo più volte affermato, programmare politiche che hanno alla base la sostenibilità è condizione indispensabile allo sviluppo durevole ed alla creazione di filiere economiche nuove, poco o per nulla esplorate in Molise, tanto più necessarie in una fase di ripresa come quella che dobbiamo avviare”.
Per evitare che le imponenti risorse che sembrano essere destinate al Molise si perdano in progetti che poco hanno a che vedere con gli obiettivi del “Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio” (PNRR), Legambiente Molise ritiene opportuno sottolineare che per un proficuo utilizzo dei fondi sia necessario aprire un tavolo di discussione che coinvolga tutti gli stakeholder. Serve avviare un percorso di riflessione e di proposta condiviso e concreto per non perdere l’occasione di avvio di uno sviluppo sostenibile che il Piano offre alla Regione e per evitare che siano in pochi a scegliere la programmazione del futuro di tutti.
Legambiente Molise indica idee e proposte che possono contribuire a stilare un pacchetto di interventi concreti nel quadro regionale e coerenti con gli indirizzi comunitari e con il PNRR, su cui ritiene opportuno ed urgente aprire una discussione con tutti i soggetti che ritengono utile dibattere sul futuro sostenibile del Molise. Le proposte che Legambiente Molise porta all’attenzione degli interlocutori istituzionali, e di un tavolo più ampio di rappresentanti del mondo privato, nel tenere conto delle Missioni indicate dal PNRR, si concentrano su impegni attinenti alla mission, alle attività ed alle competenze dell’Associazione.
Nel sottolineare la coerenza del pacchetto di azioni, si delineano le proposte che riguardano le seguenti aree tematiche:
1) Rivoluzione verde e transizione ecologica
2) Infrastrutture per la mobilità
3) Istruzione, formazione, ricerca e cultura
5) Politiche e riforme di supporto al piano
Le opportunità che saranno offerte dal Recovery Fund orientate ad interventi di tipo infrastrutturale, saranno preziose ed eccezionali tanto nelle loro dimensioni quanto nella loro natura.
Le proposte avanzate da Legambiente Molise sul PNRR andranno messe a sistema con altre tipologie di interventi -non necessariamente infrastrutturali-; con preesistenti e nuove risorse pluriennali e politiche settoriali (per esemplificare, il turismo, lo sviluppo rurale); con la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, delle aree costiere ed interne e in cui siano perno le aree protette, il Parco Nazionale del Matese ed altre aree meritevoli di tutela e valorizzazione; in un quadro di ridefinizione, rafforzamento, rilancio della governance pubblica regionale, dall’interno delle istituzioni al sistema delle agenzie tecniche.
Qui le nostre proposte.
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