MA QUANTO SONO “ECO” MINISTRI E PARLAMENTARI? – LE PAGELLE
22 apr. – Quante auto possiede? Come si sposta per andare al lavoro? A che temperatura tiene riscaldamento e scaldabagno? Le mail le leggi a video o le stampi? Queste sono solo alcune delle domande dell’eco-test che è stato sottoposto ad alcuni dei politici italiani, con l’obiettivo di capire quanto rispettano l’ambiente o, al contrario, quanto è inquinante il loro stile di vita. Sono quasi nove su dieci i politici italiani che hanno accettato di rispondere al provocatorio test del Corriere Magazine (in edicola domani con i risultati), realizzato da Tessa Gelisio, giornalista esperta di ambiente e conduttrice di Pianeta Mare, su Rete 4, ma non sono moltissimi quelli che hanno accettato di veder pubblicati i loro eco-punteggi.
Proprio quando il tema ambientale è all’ordine del giorno nella politica internazionale, i politici di casa nostra sembrano avere un po’ di difficoltà a tenere uno stile di vita verde: ecco che se il ministro Renato Brunetta è attento al risparmio energetico per quanto riguarda il riscaldamento e l’isolamento di casa propria, “cade” sullo stand-by degli elettrodomestici, che confessa di non spegnere quasi mai, un punto che lo accomuna ad Emma Bonino e Piero Capezzone (che di contro non possiedono auto).
Piero Fassino punta sull’andare al lavoro a piedi, ma non c’è verso di convincerlo a leggere documenti e mail dal monitor, senza quindi stamparli.
Ma in generale la vita del politico quanto è inquinante? allo spaccato ottenuto si nota che il mestiere del politico spinge verso uno stile di vita non proprio ecologico dato che, per esempio, tutti mangiano un po’ troppo spesso al ristorante e usano molti strumenti elettronici.
Nonostante questo, i risultati sono stati buoni e, ad esempio, la maggior parte degli interpellati sembra gestire bene il riscaldamento domestico oltre a possedere un limitato parco macchine (anche se spesso si spostano su auto di servizio).
Non solo, una differenza, da quanto emerge dal servizio che sarà pubblicato domani sul Corriere Magazine, “tra tutti i politici che hanno risposto, le donne sembrano più “ecosostenibili” degli uomini: è risaputo che, forse per una propensione naturale al risparmio e ad accettare di buon grado piccoli sacrifici quotidiani, il gentil sesso tende ad avere un impatto ambientale meno alto”.
Ma a che tipo di domande hanno risposto i politici, per vedersi giudicare più o meno “ecologici”? Non si tratta certo di massimi sistemi o di temi super tecnici trattati nel protocollo di Kyoto, ma di semplici domande legate al quotidiano e a comportamenti comuni a tutti. Dalla temperatura che si tiene in casa, alla gestione degli elettrodomestici, sia in casa che in ufficio, passando per i “sistemi utilizzati per muoversi e andare al lavoro” e il parco auto, per arrivare agli acquisti di cibo e la frequenza con cui si mangia fuori casa.
Ed è proprio in base alle diverse risposte che i politici si sono visti assegnare un punteggio, la cui somma li ha collocati in una delle 4 categorie individuate dall’eco-test: dall’Ecologico, ovvero il super attento, che per ridurre l’impatto ambientale è disposto quasi ad ogni sacrificio, passando attraverso l’Abbastanza ecologico, che si impegna ed è più informato della media, e il Piuttosto inquinante, ovvero la media degli esseri umani. Magari la “natura” rientra tra le passioni ufficiali, ma non si rendono conto che ogni giorno le rendono la vita un pochino più difficile. Per arrivare all’Inquinante: dal riscaldamento alla scelta dell’automobile, dalla gestione degli elettrodomestici alla vita d’ufficio, per non parlare dei costumi alimentari, tutto nella sua vita è sopra le righe della buona condotta ecologica.
E se in media i politici di casa nostra non se la sono cavata malissimo, il cartellino rosso, tra quelli che hanno accettato di veder pubblicati gli esiti dell’eco-test, spetta a Maurizio Lupi, Vice presidente della Camera dei Deputati e al leader dell’UDC, l’onorevole Pier Ferdinando Casini.
Il “peccato” di Lupi? Sono i mezzi di trasporto. Nelle domande relative alle automobili e agli spostamenti ha ottenuto punteggi altissimi, mentre il tallone d’Achille di Casini è la tecnologia, che ama molto: ha un pc fisso, uno portatile e un palmare che puntualmente durante il giorno restano in stand by, anche quando non vengono utilizzati.
E il ministro Brunetta, che ha fatto dell’efficienza la sua crociata? Risulta essere “abbastanza ecologico”: mangia spesso a casa, facendo attenzione alla spesa e alla provenienza di ciò che viene messo in tavola, usa i doppi vetri e un buon isolamento termico, così da evitare sprechi, non alza mai troppo il riscaldamento. A cosa è dovuto allora quell’abbastanza ecologico? Il Ministro dovrebbe fare più attenzione alla modalità standby degli elettrodomestici che lascia sempre accesa, consumando così energia anche quando non ne esiste un reale bisogno.
Pari merito per Piero Fassino, premiato per l’abitudine di recarsi al lavoro e compiere molti spostamenti rigorosamente a piedi. Su una cosa però il cartellino è rigorosamente giallo: ha l’abitudine di stampare tutti i documenti in formato elettronico, utilizzando così grandi quantità di carte, di energia e di inchiostro.
E sempre in questa fascia si trovano il deputato Matteo Colaninno e Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia: il primo è molto attento al riscaldamento e all’isolamento della propria casa, ma non lo è altrettanto all’aspetto del cibo, mangia infatti spessissimo fuori casa, il secondo invece è l’unico tra i politici che si sono sottoposti al test ad avere un’auto ibrida, ma ne possiede anche un’altra.
Più attenti all’ambiente risultano invece essere le senatrici Emma Bonino (non possiede auto anche se spesso si scorda in stand by il pc che utilizza per lavoro) e Anna Rita Fioroni, che si reca al lavoro a piedi e si ricorda sempre di spegnere lo stand by, ma non è molto attenta all’acquisto e alla provenienza del cibo.
Al fianco loro sul palco d’onore ai deputati Pina Picierino, attenta alla mobilità e alle emissioni, ma un po’ meno per quanto riguarda l’isolamento termico di casa (con conseguenze sull’utilizzo del riscaldamento) e Daniele Capezzone: privo di auto, dovrebbe però migliorare per l’isolamento termico di casa propria e per il numero di volte che mangia fuori casa.
Fonte: http://www.clandestinoweb.com/index.php
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