Il parco del Matese per la salvaguardia della biodiversità

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Sono passati poco più di due anni da quando il 3 agosto 2010 il Senatore Francesco Ferrante presentò la proposta di istituzione del Parco nazionale del Matese. Da allora tutto tace. Non sono bastate le pressioni del comitato promotore e le nostre iniziative di valorizzazione del territorio matesino ( tra tutte la manifestazione “Voler bene al Matese” svoltasi il 26 maggio al mercato coperto di Campobasso) per svegliare la nostra classe dirigente dal torpore in cui versa. Come ripetuto più volte il massiccio del Matese, già in parte protetto sul versante campano da un Parco regionale, manca infatti di tutela sul versante molisano, nonostante le straordinarie ricchezze naturalistiche che, opportunamente valorizzate, potrebbero divenire un’opportunità di sviluppo, anche economico, per le popolazioni locali. Un Parco nazionale che unisca il versante molisano con quello campano, può essere, insomma, un’occasione unica di sviluppo per un territorio sempre più marginale rispetto alle principali rotte e direttrici di sviluppo territoriale. Il Matese è fondamentale anche per sostenere la salvaguardia dell’orso e l’espansione della sua distribuzione; la specie, che un tempo era diffusa in tutta la zona ad est degli Appennini dalle Marche alla Puglia,  è ritenuta in stato critico di conservazione e ad oggi è in espansione con un numero di 80-100 esemplari e si  è irradiata marginalmente anche in Molise, Lazio e Marche. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nel Piano nazionale per la biodiversità, individua il Matese come Area prioritaria per la conservazione della biodiversità. A tal proposito è importante evidenziare che durante l’undicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica (Cop11), tenutasi in India dall’8 al 19 ottobre, i Paesi hanno concordato di raddoppiare entro il 2015 le risorse per la tutela della biodiversità. Quindi mentre in Italia continuano i tagli al personale ed ai bilanci già esangui dei parchi nazionali e regionali e delle aree marine protette, in India in un documento approvato anche dal nostro Paese si legge che «i governi mondiali hanno deciso di aumentare il finanziamento a sostegno di azioni per fermare il tasso di perdita della biodiversità », e che «I paesi sviluppati (tra cui l’Italia) hanno deciso di raddoppiare i fondi per sostenere gli sforzi degli Stati in via di sviluppo verso il raggiungimento degli obiettivi della biodiversità concordati a livello internazionale, e gli obiettivi principali del Piano strategico per la biodiversità 2011-2020». Si salva la biodiversità solo con le aree protette. Per questo, secondo noi e` importante l’approvazione del disegno di legge che intende istituire il Parco nazionale del Matese tra Molise e Campania e auspichiamo che un’ iniziativa di legge così importante venga sostenuta da tutta la rappresentanza parlamentare molisana, non solamente dai Senatori Di Giacomo ed Astore.

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