I risultati delle analisi del monitoraggio dei biologi di Legambiente sulla salute del mare del Molise
Foci dei fiumi sul banco degli imputati
Tre dei cinque punti campionati risultati fuori legge
Legambiente: “I risultati del nostro monitoraggio evidenziano come le foci dei fiumi rappresentino la sfida principale per raggiungere l’efficienza depurativa in Molise. Altra priorità è arginare il consumo di suolo e l’avanzata del cemento ”
Buone notizie sul fronte della raccolta differenziata per la plastica:
il Comune di Termoli si aggiudica il premio “Comuni Ricicloni COREPLA – Edizione speciale Mare”
Tre sui cinque i punti campionati sono risultati “fortemente inquinati” in
È questa la sintesi di quanto evidenziato a Termoli dalla Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. L’istantanea regionale che si evince dai risultati dai prelievi realizzati in Molise dell’equipe di biologi di Legambiente è stata presentata questa mattina in conferenza stampa a bordo della Goletta Verde ormeggiata presso il Porto Turistico Marina di San Pietro. Ad illustrare i dati sono intervenutiPasquale Lollino, segreteria Legambiente Molise, Vincenzo Ferrazzano, Vice Sindaco di Termoli, Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde e Eleonora Brionne,Comunicazione e Relazioni Esterne COREPLA e un rappresentante della Capitaneria di Porto di Termoli.Molise secondo quanto emerso dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente. Sotto accusa ancora una volta le foci dei fiumi che dall’entroterra sfociano al mare, ma la depurazione non è la sola nota dolente. Secondo i dati del dossier di Legambiente Mare Monstrum, con 121 infrazioni accertate dalle forze dell’ordine nel 2011, ed una media di 3,4 infrazioni commesse ogni km di costa, il Molise è la terza regione nella classifica nazionale del mare illegale. A destare preoccupazioni anche il consumo di suolo causato dall’invasiva avanzata del cemento. Buone notizie invece arrivano dal settore della raccolta differenziata della plastica: assegnato quest’oggi al Comune di Termoli il premio “Comuni Ricicloni COREPLA – Edizione speciale Mare”.
Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, senza per questo volersi sostituire al ruolo dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente preposta per legge ai controlli per la balneabilità, i biologi di Legambiente comunque hanno rilevato la presenza di situazioni critiche diffuse sulle coste della provincia di Campobasso, dove ricadono i tre punti risultati fortemente inquinati.
Il primo dei tre prelievi off limits è stato eseguito nel comune di Termoli, presso la Foce del Sinarca in località Lungomare Cristoforo Colombo dove i tecnici di Goletta Verde hanno trovato ad accoglierli acqua di colore marrone ed uno sgradevole odore di fognatura. Non va meglio nel comune di Campomarino, dove il campionamento è stato realizzato alla foce del Biferno, la cui sponda era caratterizzata dalla presenza elevata di rifiuti, anche qui le acque sono state classificate come fortemente inquinate. Ancora guai nel comune di Petacciato, dove, alla Foce del Tecchio, che sfocia direttamente a mare, le analisi riportano acque fortemente inquinate.
Sempre in provincia di Campobasso, sono state controllate anche alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge: nel comune di Termoli, sulla spiaggia in corrispondenza del Canale Rio Vivo nella Baia a sud di Termoli e nel comune di Campomarino, in località Campomarino Lido, sulla Spiaggia antistante Lungomare Degli Aviatori tra Via Don Luigi Sturzo e Via Einaudi.
I monitoraggi di Goletta Verde in Molise sono stati effettuati il 27 luglio, prima della manifestazione delle fioriture algali osservate lungo la costa molisana. Tuttavia, si può evidenziare che la temperatura media dell’acqua registrata dai tecnici di Legambiente è stata di 28°C, 2 gradi più alta del valore storico di riferimento che riportava massimi estivi di 26°C. Le elevate temperature dell’acqua insieme all’eccessiva presenza di nutrienti, anche di origine antropica, si annoverano tra le cause scatenanti delle fioriture algali che sono state osservate sulla costa.
“I risultati del nostro monitoraggio evidenziano come anche in Molise le foci dei fiumi rappresentino ancora la sfida principale per raggiungere un’efficienza depurativa che possa tutelare realmente la salute dei cittadini e dell’ambiente – commentano Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde e Pasquale Lollino, segreteria Legambiente Molise – . Ma quello della depurazione non è l’unico problema a preoccupare Goletta Verde che ha voluto sottolineare come in una superficie costiera di soli 35,4 km nel 2011 siano state accertate 121 infrazioni a danno del mare e dei litorali con una percentuale di 3, 4 violazioni per ogni km di costa, valore doppio a quello della media nazionale che si attesta su un numero di 1,8 reati per km di costa. Se gli eco- reati ai danni del mare e dei litorali raggiungono numeri preoccupanti, il nemico delle coste molisane è rappresentato dal consumo di suolo e l’avanzata del cemento, che seppure in forma del tutto legale, sta compromettendo il territorio a discapito della qualità ambientale con ricadute nefaste per le zone agricole e per le strutture ricettive regionali. In questo senso – concludono Carpentieri e Lollino – è necessario intervenire subito per arginare questa tendenza, onde evitare di ritrovarsi tra qualche anno a contare i danni dovuti alla perdita di risorse naturali non facilmente rinnovabili ”.
In occasione della conferenza stampa di Goletta Verde è stato presentato il premio “Comuni Ricicloni COREPLA – Edizione speciale Mare”, un riconoscimento di COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica) per i comuni costieri che si sono distinti positivamente sul fronte della raccolta differenziata per la plastica, che si è aggiudicato anche il Comune di Termoli.
“Nonostante la Regione Molise presenti dei dati piuttosto sconfortanti in tema di raccolta differenziata con 4,9 Kg procapite di imballaggi in plastica raccolti nel 2011 contro i quasi 11 Kg nazionali – commenta Eleonora Brionne, Comunicazione e Relazioni Esterne COREPLA – , il Comune di Termoli ha raggiunto dei risultati eccellenti anche grazie alla collaborazione di Teramo Ambiente srl. Con quasi 17 Kg procapite, infatti, il Comune ha consolidato il trend positivo degli ultimi anni divenendo un vero e proprio caso virtuoso per l’intera regione. Un segnale importante – conclude Brionne -, che indica come l’attenzione posta ai temi ambientali debba essere considerata un investimento a lungo termine,anche e soprattutto nei Comuni a forte vocazione turistica”.
Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è Main Partner della storica campagna estiva di Legambiente. “La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega Antonio Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del COOU. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo scorretto – sottolinea Mastrostefano – questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come un campo di calcio”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno in Molise il Consorzio ha raccolto 1.115 tonnellate di oli lubrificanti usati.
Il Monitoraggio scientifico
I prelievi alla base delle nostre considerazioni, vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente, l’altra anima della Goletta Verde, che viaggia via terra a bordo di un laboratorio mobile grazie al quale è possibile effettuare le analisi chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità).
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